Digitando su Google la frase “come aprire una serratura senza chiavi” compaiono circa 230mila risultati, di cui 12.900 video. Se scriviamo la stessa frase in inglese i risultati sono 290 milioni (avete letto bene), di cui oltre 51 milioni i filmati. Nella maggior parte dei casi l’autore inizia la lezione spiegando che “lo scopo è puramente dimostrativo e nulla dovrà essere messo in pratica per fini illegali”; una precisazione tanto superflua per una brava persona, quanto ridicola per un eventuale malintenzionato.
In ogni caso la rete è il posto migliore per farsi una cultura su come diventare scassinatori e su come difendersi. Sappiate però da subito che la partita è assolutamente impari, e sappiate anche che secondo le statistiche in Italia avviene un furto in appartamento ogni due minuti. A questo si aggiungono i dati preoccupanti emersi dallo studio condotto da Confabitare (associazione proprietari immobiliari) sui primi sei mesi del 2013: rispetto allo stesso periodo del 2012 si registra un aumento dei furti in casa su base nazionale del 28 per cento, con Bologna in testa (il 30,3% in più), seguita da Milano (29%), Torino (26%), Roma (25%), Napoli (16%), e Bari (con “solo” il 13% di aumento).
grimaldelli sequestrati dai carabinieri
Se ci sia un legame con i tanti tutorial apparsi in rete nessuno può dirlo con certezza.
“Su Internet c’è tanta finzione, spesso video con serrature facilitate – spiega Giuseppe Terrusa, titolare della Tecnoferro di Milano e socio della Ersi, unica associazione in Italia composta da operatori del settore delle serrature e delle riferme (sono circa 300 in totale) – I filmati per lo più servono a creare allarmismo tra le persone, che così si sentono vulnerabili e corrono a comprare una nuova serratura. Per carità, noi lavoriamo, ma la preoccupazione infondata non è mai un bene. Con i tutorial che ci sono in rete si può imparare a forzare una porta con una serratura di poco conto, non certo ad aprire una porta blindata di buona qualità. Ma, soprattutto, i ladri non hanno bisogno di guardare un video su Youtube per imparare. Hanno altri canali, altri insegnanti, fanno pratica in altri modi”.
Le batterie più forti dell’est Europa, per esempio, hanno appartamenti di
rimaldelli per serrature a doppia mappa
proprietà che usano come palestre per lo scasso. Luoghi dove i ragazzini imparano il mestiere “giocando” per mesi con le serrature fino a quando non le aprono. Una sorta di “cantera” per i topi di appartamento, che crescendo passano a tecniche sempre più raffinate e complesse. E allora si va a lezione dai professori (in particolare bulgari), professionisti che vengono ingaggiati per istruire le nuove leve. Più o meno come avviene con i chimici della droga, a cui le organizzazioni pagano viaggio, vitto e alloggio finché non hanno appreso tutti i trucchi.
“Bisogna capire una cosa molto importante – commenta Terrusa – le case non vengono svaligiate da persone spinte dalla crisi, la crisi non c’entra proprio niente. Chi ruba nelle case la sera va a ballare e ordina champagne. Non parliamo dell’operaio che ha perso il lavoro e si inventa ladro per necessità; esistono vere “aziende” dedite allo scasso. Gente preparata tecnicamente e in possesso di attrezzature. Non bast
a una forcina come nei film”.
Da qualche anno a Milano e in tutta Italia è arrivato il “grimaldello bulgaro”, una chiave con perni automodellanti che riescono a mappare la serratura di una porta blindata così da creare facilmente una copia e permettere al ladro di entrare senza lasciare tracce. Costano 3-500 euro, ma sul mercato nero si trovano anche a meno. “Si possono anche creare con un tornio e un po’ di manualità – spiega Terrusa – Altrimenti ci sono i canali dalla Cina, dalla Russia, dalla Germania. I ladri ne comprano vari modelli, tanto l’investimento è ripagato con mezza giornata di lavoro”.
La lotta tra serraturieri e scassinatori va avanti da 4mila anni, ovvero da quando è nata la chiave in Mesopotamia, come
Cilindro di Alta Sicurezza
dimostrato dagli scavi nel tempio di Sargon a Khorsabad. Finora i secondi hanno sempre avuto la meglio, e proprio per questo l’ALOA (Associated Locksmiths of America, l’associazione dei serraturieri americani) ogni anno organizza i campionati di scasso, riservati a esperti del settore che così testano la propria capacità e la resistenza dei nuovi prodotti. La competizione consiste nell’aprire tre serrature in 15 minuti utilizzando solo grimaldelli normali, per cui l’apertura avviene per manipolazione delle leve. Un’arte che parte dai magistri clavarii romani, passa da Houdini e arriva ai ladri di oggi (che però preferiscono sistemi più rapidi).
Confronto Defender
Ma come ci si può difendere? “La gente deve capire che una porta blindata non serve a niente senza una buona serratura – spiega l’esperto – Attualmente è molto diffusa la cosiddetta chiave europea, quella con i fori sui due lati, per intenderci. Si usa col cilindro europeo, una struttura che spunta dalla porta per un pezzo e che per questo, a mio parere, è molto vulnerabile. Non a caso per renderla più sicura si aggiunge il “defender”, una corazza di acciaio rinforzato che copre e protegge il cilindro. Non è inespugnabile, ma neppure apribile solo grazie a una guida su Youtube”.
Articolo di Salvatore Garzillo pubblicato sul quotidiano ‘Libero’
Giuseppe Terrusa
TECNOFERRO
Fabbro Milano